Fake followers: chi sono, come riconoscerli e come proteggere la tua reputazione online

Nel mondo dinamico dell'influencer marketing, nonostante esistano molte metriche di performance a indicare la qualità di un profilo, i followers sono ancora una delle vanity metrics più considerate.

Tuttavia, soprattutto su Instagram, dietro ai semplici numeri da sempre si nasconde una realtà più complessa e meno brillante: i fake followers.

La pratica di gonfiare artificialmente il numero dei seguaci è già da anni una piaga nel settore e, nonostante sia risaputo minare la credibilità e l'autenticità degli influencer, c’è ancora chi se ne serve.

Nonostante l'idea comune che l’impatto relativo a un alto numero di followers sul profilo sia sinonimo di successo, è essenziale analizzare più in profondità questi numeri.

I fake followers, ovvero profili falsi o inattivi creati per aumentare artificialmente il seguito di un account, possono causare danni significativi alla reputazione di un influencer, alle sue performance e alla fiducia dei brand che ci collaborano.

Trattandosi di un argomento che va assolutamente preso in considerazione quando si pianifica una strategia di influencer marketing, in questo articolo esploreremo nel dettaglio cosa sono i fake followers, perché gli influencer ricorrono a queste pratiche discutibili e come identificare il problema. Inoltre, forniremo strumenti e strategie per effettuare un check dei fake followers e discuteremo l'impatto negativo che questi possono avere sull’influencer marketing.

Cosa sono i fake followers?

Come detto, i fake followers sono profili falsi o inattivi creati con l'obiettivo di gonfiare artificialmente il numero di seguaci di un account social. Questi profili possono essere generati automaticamente da bot o creati manualmente da persone con l'intento di vendere followers a pacchetto.

Ovviamente, in quanto tali, i fake followers non interagiscono con i contenuti pubblicati e non contribuiscono a creare engagement, risultando in un'illusione di popolarità senza sostanza.

Perché gli influencer comprano fake followers?

Dall’introduzione che abbiamo fatto una cosa è già chiara: i fake followers non hanno nulla di positivo. Ma allora perché alcuni creator e addirittura brand, soprattutto emergenti, ricorrono a questa pratica?

Di seguito le principali motivazioni che spingono verso questa decisione:

  • Pressione sociale e professionale. In un ambiente dove la popolarità è spesso misurata in numeri, gli influencer possono sentirsi spinti a mostrare una base di follower più ampia possibile. Questo può portare all'acquisto di fake followers al fine di apparire più influenti;
  • Attrarre brand e collaborazioni. Trattandosi da sempre della vanity metric per eccellenza sui social media, avere una grande quantità di follower può dare l'impressione di avere un maggiore impatto sul pubblico, rendendo, almeno all’apparenza, l'influencer più attraente agli occhi di brand e agenzie per partnership e sponsorizzazioni;
  • Crescita rapida: la crescita organica richiede tempo e sforzo, soprattutto ora che la concorrenza è molto alta in quasi tutti i settori. Alcuni influencer possono vedere nell'acquisto di fake followers una scorciatoia per raggiungere rapidamente un pubblico numeroso, senza dover investire tempo nella creazione di contenuti di qualità e nell'interazione con il pubblico.

Nonostante per alcuni creator possa sembrare una scorciatoia verso il successo, ricorrere a questa pratica ha degli effetti decisamente negativi sul mondo dei social media e, in particolare, dell’influencer marketing.

L'impatto dei fake followers sull’influencer marketing

Le conseguenze che si osservano in relazione all’uso di followers falsi possono dividersi in due grandi categorie: quelle legate alle performance e quelle legate alla reputazione.

Impatto sulle performance

  • Calcoli distorti. Il tasso di engagement è una delle metriche più importanti per valutare l'efficacia di un influencer. I fake followers riducono il numero di interazioni genuine come like, commenti e condivisioni, distorcendo i calcoli e dando l'impressione di un pubblico meno coinvolto;
  • Impressioni e copertura irreali. Anche se un profilo ha un alto numero di follower, le impressioni e la copertura effettiva dei contenuti possono essere molto più basse se una parte significativa dei follower è falsa o inattiva, similmente a quanto visto per l’engagement;
  • Algoritmi penalizzanti. Le piattaforme social utilizzano algoritmi per promuovere contenuti che ricevono un buon livello di engagement. I profili con un alto numero di fake followers e basso engagement possono quindi essere penalizzati dagli algoritmi stessi, riducendo la visibilità dei loro post nel feed degli utenti.
  • Dati Impraticabili. I dati raccolti in generale da account con molti fake followers sono meno affidabili e utili per prendere decisioni strategiche. Le analisi possono portare a conclusioni errate, compromettendo la pianificazione e l'esecuzione delle campagne future.

Impatto sulla fiducia dei brand e dei followers reali

Da parte di un brand, intraprendere collaborazioni con un creator che utilizza la pratica dei fake followers può essere molto dannoso a livello di reputation da ambo le parti:

  • ROI scarso: i brand investono molto budget nelle campagne di influencer marketing con l’obiettivo di raggiungere un pubblico autentico e coinvolto. Se il creator coinvolto utilizza la pratica di fake followers, questo può ridurre drasticamente il ROI, poiché le campagne non riescono a raggiungere un numero sufficiente di utenti reali;
  • Interruzione delle collaborazioni. I brand che scoprono la presenza di fake followers possono (e devono!) interrompere le collaborazioni esistenti e decidere di non lavorare più con l'influencer in futuro, preferendo investire in profili più autentici e trasparenti;
  • Perdita di follower reali, inevitabile quando i follower reali scoprono che un influencer ha acquistato fake followers: venendo meno il patto di fiducia con gli utenti, questi possono sentirsi ingannati e decidere di smettere di seguire l'account. La fiducia è difficile da riconquistare una volta persa, soprattutto in un contesto come quello dei social media oggi;
  • Critiche pubbliche e backlash inevitabili per gli influencer scoperti a utilizzare fake followers. Essere coinvolti in una cosiddetta “shitstorm” di questo tipo può danneggiare ulteriormente la reputazione dei creator coinvolti e il loro seguito.
  • Perdita di autenticità, una delle qualità più apprezzate dagli utenti dei social media. Scoprire che un influencer ha utilizzato pratiche discutibili come l'acquisto di fake followers per ottenere la propria notorietà compromette la percezione di autenticità e genuinità del profilo, inficiando anche l’efficacia di future campagne e collaborazioni.
  • Difficoltà a trovare nuovi partner. La reputazione danneggiata e la perdita di fiducia dei brand possono rendere difficile per l'influencer trovare nuovi partner e opportunità di collaborazione, limitando le possibilità di crescita e monetizzazione.

Vista l’enormità di conseguenze negative legate all’utilizzo di questa pratica poco etica, come si può correre ai ripari?

Come riconoscere gli influencer che fanno uso di fake followers

Arriviamo finalmente a un aspetto positivo di questo argomento: riconoscere i profili che ricorrono alla pratica dei followers falsi è piuttosto semplice attraverso l’analisi di alcuni indici. Ecco i segnali tipici di un profilo con fake followers:

  • Basso tasso di engagement. Un numero elevato di followers accompagnato da un numero esiguo di like, commenti e condivisioni è un forte indicatore di fake followers. Un profilo autentico avrà un engagement proporzionato al numero dei seguaci (mediamente 1-4% su instagram e 2-10% su TikTok ad esempio);
  • Follower senza foto del profilo o bio. I fake followers spesso hanno profili incompleti, senza foto del profilo o informazioni nella bio. Possono avere nomi utente strani o generati automaticamente;
  • Attività irregolare. Se il profilo ha un'attività di post e interazioni irregolare o inconsistente, può essere un segnale di un pubblico non autentico;
  • Followers provenienti da aree geografiche irrilevanti. Un'alta percentuale di followers provenienti da Paesi che non corrispondono al target dell'influencer è un altro segnale importante;
  • Commenti Generici o Spam. Commenti ripetitivi, generici o spam possono indicare l'uso di bot o di account falsi per creare un'apparenza di engagement.

Fake followers test: strumenti per effettuare un controllo rapido

Una volta capiti gli indici da analizzare per scovare l’utilizzo di followers falsi, è abbastanza chiaro che procedere a un’analisi manuale richiede un enorme consumo di tempo e risorse.

Immagina di dover aprire, ad esempio, la lista di followers di un profilo ed esaminarne uno alla volta i profili!

Per questo esistono alcuni strumenti che, in pochi click, ti permettono di ottenere dati sull’engagement e sulla geolocalizzazione dell’audience, aiutandoti a capire velocemente la salute del profilo analizzato.

Esistono anche strumenti in grado di dare un’overview completa e intuitiva di tutte le pratiche scorrette che, insieme ai fake followers, vengono utilizzate per gonfiare le metriche del profilo, come l’utilizzo dei gruppi di scambio interazioni (di cui abbiamo parlato qui) o la tecnica del follow/unfollow.

In Inflead, ad esempio, abbiamo sviluppato un’interfaccia che in maniera molto intuitiva mostra esattamente se il creator analizzato ricorre all’utilizzo di queste tecniche.

Oltre a un’analisi approfondita dell'engagement nel tempo e dell’audience (geolocalizzazione, sentiment dei commenti, interessi ecc.), attraverso il nostro tool di analisi, è anche visualizzare immediatamente i dati relativi al tasso di follow/unfollow e di utilizzo dei gruppi di scambio interazione.

Ecco un esempio di come appare l’analisi di un profilo:

La fiducia e la credibilità, soprattutto in quest’epoca, sono pilastri essenziali per costruire una carriera sostenibile come influencer, e queste qualità non possono essere raggiunte con pratiche ingannevoli.

Ma se da un lato è responsabilità dei creator stessi crescere e comunicare in modo etico, dall’altro è responsabilità dei brand escludere dalle loro strategie di influencer marketing tutti coloro che si avvalgono di pratiche scorrette per gonfiare il profilo e ingannare il pubblico.

In Inflead crediamo fortemente in questi valori. Infatti, nello sviluppo della nostra piattaforma abbiamo dato la massima priorità a questi principi e ora il nostro obiettivo è condividere gli stessi valori con chi ha la nostra stessa visione.

Vuoi toccare con mano le potenzialità di una piattaforma che ti possa aiutare a migliorare nelle performance? Hai la possibilità di testare e valutare il nostro strumento gratuitamente per 14 giorni.

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Mattia Bertoz

Author

Mattia Bertoz

Mattia Bertoz

Digital Marketing Specialist

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